Casa Romei

Edificata a partire dal 1443 nel luogo detto del “Belvedere”, l'area più elegante della città nata dall'addizione voluta da Niccolò III, Casa Romei fu celebrata come una delle più belle dimore di Ferrara. Alla morte di Giovanni, la Casa venne lasciata alle monache del vicino monastero del Corpus Domini e dopo pochi anni, nel 1491, fu liberata dai vincoli che ancora la legavano ai Romei.

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Verso la metà del 1500, il cardinale Ippolito II d'Este, fratello del duca Ercole II, la scelse come sua abitazione e commissionò l'ammodernamento delle sale del piano nobile, decorate con straordinarie grottesche. A seguito delle soppressioni post-unitarie degli ordini religiosi, nel 1866 l'edificio passò al Demanio dello Stato. Nel 1872 le Clarisse rientravano nel monastero, mentre la Casa passava in proprietà al Comune di Ferrara che vi alloggiò famiglie senza tetto. Dopo un lungo periodo di decadimento, l’edificio fu acquistato dallo Stato e salvato così dalla demolizione proposta dal Comune nel 1894.