Giovanni Romei

Giovanni Romei, orfano di padre sin da bambino, crebbe sotto la protezione dello zio Marco Romei e del notaio Matteo Mercante e proseguì l'attività paterna attraverso un'accorta gestione del patrimonio. Sposò in prime nozze Lavinia di Giovanni Baroni, uomo di fiducia del marchese Niccolò III d'Este. Accrebbe in poco tempo le proprie ricchezze e investì nell'acquisto di terre, sia nel Ducato estense che in città, nell'area urbanizzata con “l'addizione” di Niccolò III, dove fece costruire la propria abitazione. Nel 1458 ottenne l'alta carica amministrativa di fattore generale del duca Borso e fu nominato conte di Bergantino e Bariano – territori di proprietà dei Romei – e del Palazzo Lateranense dal pontefice Pio II.

Card image cap

Negli anni Settanta un momentaneo dissesto economico fu risolto dal secondo matrimonio con la giovane Polissena, figlia di Meliaduse d'Este. Pochi anni dopo, nel 1476, la nomina a consigliere segreto ducale suggellò il già solido legame con la famiglia Estense. Morì, nell'ottobre del 1483, lasciando la propria residenza alle monache del confinante monastero del Corpus Domini.